Lo spunto dalla “Legenda” di S. Francesco (5 ottobre 2018)
La figura di S. Francesco, che si celebra come patrono d’Italia, ci viene offerta da una lunga serie di biografie, in ognuna delle quali la fisionomia del santo viene dispiegata sulla base della sensibilità e delle priorità di chi scrive. Le prime biografie hanno il pregio di essere le più vicine ai tempi del santo, perché all’indomani della sua scomparsa si avvertì la necessità di far conoscere i tratti umani e spirituali di colui che ormai tutti riconoscevano come santo, perché vedevano in lui la fisionomia di Cristo stesso. Del resto si tendeva, anche forzando gli eventi, a dire che ogni episodio della sua vita si potesse ricollegare a ciò che si trova scritto nel vangelo; per questo si arriva a scrivere che lui pure era nato in una stalla e che lui pure porta impressi nella carne i segni della crocifissione.
Le prime biografie vengono definite “LEGENDA”, cioè “cose da leggersi” e quindi erano proposte perché se ne facesse lettura; ovviamente non tutti erano in grado di leggere, ma tutti erano in grado di ascoltare, e, proprio perché si imprimesse la fisionomia del santo, ecco l’utilizzo della grafica pittorica, che a partire da Giotto nella basilica superiore di Assisi ci offre in riquadri episodi della vita di Francesco desunti da quella biografia che allora era in auge e di fatto si era imposta.
Le prime tre biografie, tutte definite “LEGENDA”, compaiono con l’intento di far conoscere la figura del santo sulla base di coloro che sembrano essere i destinatari dell’opera. Leggi tutto “LEGENDA .”