TU VIENI SEMPRE …
In contemplazione del nostro presepio, costruito secondo le forme tradizionali, quelle che ci forniscono la poesia vera del Natale, ci viene proprio da dire a Gesù: “Tu vieni sempre!”.
Tu vieni sempre, ogni anno e in ogni luogo e vieni con le stesse modalità di allora, che secondo le reazioni manifestate a quei tem-pi, ti vedono non accolto, non compreso nel tuo messaggio di vita. Tu vieni sempre come un bambino e noi ti potremmo trovare nelle fattezze di un essere fragile e ancora tutto da formare, perché possa mettersi in questo mondo dove il male vuol farla da padrone. Tu vieni comunque nelle forme umane di un bambino estremamente povero, perché privo di tutto: e ce ne sono ancora in questo mondo, che s’illude di avere molto, di poter godere di tante cose, trascu-rando l’essenziale. Tu vieni sempre nella precarietà del vivere, perché, nel freddo, puoi prendere anche tu una malattia, perché anche contro di te si scatena l’odio omicida, perché tu pure non hai un avvenire sicuro, se ti manca la casa, se ti mancano i mezzi per il sostentamento, se ti manca ogni ale. Eppure vieniforma assistenzi adesso, vieni oggi, vieni in questo momento, non aspettando tempi migliori, non cercando la condizione ideale che possa dare sicurez-za. Vieni nel bel mezzo di una guerra, e ti presenti come principe di pace, disarmato, indifeso, incapace di far del male e senza aspetta-re che siano intavolate trattative, senza che si creino corridoi di-plomatici, senza pretendere nulla, pur potendo tutto. Vieni un po’ dovunque, ma soprattutto dove sta chi soffre, fuggendo da luoghi di estrema miseria e di impossibilità a vivere, perché non c’è futu-ro. Vieni anche qui, nelle terre dell’abbondanza e della infelicità, perché si fatica a coltivare buone relazioni, perché le troppe cose che si hanno non aiutano a cercare ciò che veramente conta e a vivere con più serenità, puntando sulla Provvidenza. Non abbiamo bisogno di supplicarti, caro Gesù: tu vieni sempre; vieni comunque si trovi questo mondo; vieni, perché sai che questo mondo ha sem-pre bisogno di te; oggi più che mai noi contiamo sulla tua presenza e sulla presenza di bambini, che diventeranno gli uomini di do-mani, in grado di portare quello che hai portato tu, e cioè te stesso, la tua persona, la tua vita da mettere in gioco.
… TU DEVI VENIRE!
Continuando a stare davanti al nostro presepio con lo sguardo ammirato di chi gusta le cose genuine, ci viene da aggiungere al Signore Bambino: “Tu devi venire!”.
È una bella pretesa aggiungere una richiesta così perentoria, come se tu fossi obbligato con noi, ma soprattutto da noi. In realtà sei tu a volerti legare a noi, sei tu a sentirti in obbligo, sei tu a presentarti in questa maniera. Perché a te, per la tua natura divina, piace stare dalla nostra parte, piace condividere la nostra esistenza, anche ad essere segnata dal male, che a te non piace. Non sei costretto da nessuno, anche se questa è la volontà del Padre, il tuo che è pure il nostro. Noi ti diciamo le cose come stanno nel disegno suo, fatto sulla misura nostra e tua, perché ci rendiamo conto che davvero senza di te non è possibile per noi vivere bene, vivere secondo un disegno positivo e costruttivo. Tu devi venire, perché non possiamo sentire altrove parole così chiare e forti che ci segnano profonda-mente, come le sentiamo da te. Tu devi venire, perché non tro-viamo da nessuna parte chi ci possa qualificare meglio l’esistenza e costruircela sul sacrificio, che davvero valorizza le virtù e le qualità che abbiamo come dono tuo. Tu devi venire, perché solo la tua compagnia ci garantisce un vivere genuino che possa definirsi un “vivere da Dio”. Tu devi venire ancora, in modo particolare oggi, perché allontanandoci da te e pensando di poter fare da soli, finia-mo per smarrirci: e comunque senza il tuo Spirito non ci è possi-bile fronteggiare il male in maniera adeguata. Tu devi venire per-ché il male sta aumentando e noi non siamo in grado di arginarlo, di reagire nella maniera giusta, di restare fermi, forti, fiduciosi, felici. Tu devi venire, perché quelli che si sono messi dalla parte del male si ravvedano, e facendo la giusta penitenza portino ovunque il messaggio che è sempre possibile recedere dal male e mettersi dalla parte del bene. Tu devi venire per noi, e soprattutto per colo-ro che sono sfiduciati in presenza del male, perché non si lascino travolgere da esso, ma contrappongano al male quanto di meglio sono in grado di fare, perché il bene e la pace possano trionfare. Tu solo puoi portare questi beni; e noi da te, Bambino, li aspettiamo e li accogliamo come i più bei doni di Natale!