50 anni fa, il 25 luglio 1968 veniva pubblicata l’enciclica “Humanae Vitae”, che aveva come obiettivo quello di proporre con estrema chiarezza la dottrina cattolica circa il concepimento e la questione del sistema contraccettivo.
Già da allora ci fu un coro di critiche anche all’interno della Chiesa cattolica, che considerava il testo piuttosto forte, duro, chiuso, come se il Papa, dall’alto della sua autorità, senza neppure dare ascolto ai suggerimenti che venivano dall’Episcopato e da alcune scuole di pensiero nell’ambito della morale cattolica, volesse imporre il proprio pensiero, con una presa di posizione che andava ben oltre lo spirito conciliare.
Ancora oggi si discute animatamente se non sia da superare l’impostazione e il contenuto di simile testo, anche se forse l’enciclica non è stata sufficientemente intesa in relazione ai problemi che venivano posti all’attenzione per chiarire le questioni fondamentali sull’orizzonte della ricerca scientifica, più ancora che non del mutato costume, del resto in evidente rapida trasformazione anche per il fatto ….
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